2025-10-27 HaiPress

Si sono aperte oggi le urne
in Argentina per le elezioni politiche di medio termine dove è
in ballo il rinnovo della metà dei seggi della Camera (127) e un
terzo dei seggi del Senato (24).
Trentasei milioni di argentini vanno al voto in un contesto
di forte volatilità dei mercati e di stancamento economico e
affrontando il dilemma se ratificare il programma ultraliberale
del governo di Javier Milei,che promette l'avvio di ulteriori
riforme nella seconda metà del mandato,o se mettere un freno
all'esecutivo - logorato negli ultimi mesi anche da diversi
scandali - rafforzando l'opposizione.
Gli ultimi sondaggi pronosticano un esito finale incerto,
con un testa a testa tra il partito di Milei,La Libertà Avanza
(Lla),che raccoglie una media attorno al 36%,e la coalizione
peronista Fuerza Patria (Fp),rilevata attorno al 34%.
Tuttavia i risultati degli scrutini verranno pubblicati
divisi per ognuna delle 24 provincie del Paese,e quindi senza
un conteggio complessivo a livello nazionale,e in tale contesto
gli analisti politici prevedono che una volta chiuse le urne si
aprirà tra i diversi contendenti la battaglia per imporre
un'interpretazione favorevole del voto.
Tenendo conto dell'attuale sparuto manipolo di deputati e
senatori su cui conta oggi,la Libertà Avanza potrà sicuramente
esibire un incremento del numero dei seggi. Per il governo
l'obiettivo minimo in questa tornata è quello di raggiungere
almeno il 30% dei seggi in una delle due Camere e poter
difendere in questo modo i veti del presidente alle iniziative
dell'opposizione.
Ma attenti al risultato degli scrutini saranno anche i
mercati,che da settimane scommettono su una svalutazione del
peso,e il governo di Donald Trump,che ha dato un inedito
sostegno all'alleato Milei in vista delle elezioni mettendo sul
piatto un piano di aiuti da 40 miliardi di dollari.